domenica 22 gennaio 2017

Arancio amaro: antirughe, digestivo, dimagrante, antinfluenzale. Come utilizzarlo?





Tutti conoscono l’arancio dolce, Citrus aurantium, ne apprezzano il gusto e le proprietà, pochi sanno che però il meno apprezzato e conosciuto arancio amaro, Citrus vulgaris, possiede molte più virtù terapeutiche ed essenze aromatiche, per questo è molto più efficace ed apprezzato dal punto di vista fitoterapico. Spesso viene coltivato a scopo puramente ornamentale, o come portainnesto per altri agrumi. I più pazienti e laboriosi ne fanno deliziose marmellate…. Ma scopriamo insieme questa meravigliosa pianta e le sue proprietà:

Pare che i suoi frutti acerbi abbiano proprietà “brucia grassi” ed il suo olio essenziale è certamente ottimo per combattere la cellulite.



Le foglie, le scorze ed i fiori hanno azione sudorifera, antipiretica e sedativa. Sono quindi indicati per combattere gli stati influenzali, soprattutto se preparerete una tisana unendo i fiori di sambuco (ne basta un cucchiaino di entrambe per una tazza). Se invece aggiungerete fiori di tiglio avrete una meravigliosa tisana della buona notte.

Le scorze, oltre ad avere proprietà sudorifere, sono utilizzate come rimedio contro la fragilità capillare e vascolare

La polpa frullata e applicata come maschera per il viso (per circa venti minuti) è un ottimo antirughe.

Le sue foglie, o meglio l’infuso di foglie, può essere aggiunto all’acqua del bagno per rendere la pelle morbida e profumata

L’olio essenziale è utile in caso di inappetenza, ansia, insonnia e nervosismo.

Le nostre nonne preparavano un colluttorio facendo macerare in un litro d’aceto (meglio se di mele) un ramo di menta, uno di rosmarino ed uno di salvia ed un’abbondante manciata di foglie di arancio amaro per una decina di giorni.

Un infuso
per le donne in caso di dismenorrea o per i fastidi legati alla menopausa:
un cucchiaino delle seguenti erbe essiccate: fiori di arancio amaro, camomilla, salvia, melissa, rosmarino. (due tazzine al giorno)

Piccolo trucchetto antispreco in cucina, per conservare le scorze delle nostre preziose arance non trattate: tagliarle sottilmente sbucciando l'arancia con un pelapatate, farle essiccare e poi frullarle. tenere per qualche giorno in un vasetto di vetro aperto sopra una fonte di calore (anche un termosifone) per far evaporare l'umidità residua, quindi chiudere ermeticamente e conservare in dispensa, al buio. Ne basterà un cucchiaino per aromatizzare dolci, crostate e biscotti: veloce, pratico, delizioso, pronto in ogni momento.

Che dire? Non potremo più guardare un arancio amaro con gli stessi occhi!

domenica 15 gennaio 2017

Noi e la terra, condividere la ricchezza della terra



Un video per conoscerci: eccoci qui!


Erbario fotografico dal gruppo "Erbacce e dintorni"

Fotografie di Mario Argnani

https://www.facebook.com/notes/178730112263964/Erbario%20Mario%20Argnani/894708433999458/

Asplenium trichomanes


Alcea rosea
Alchechengi - Physalis alkekengi 
Anemone coronaria



Balsamina impatiens
Margherita, bellis perennis


Borragine, borrago officinalis


Calendula officinalis
Cardiospermum halicacabum


Cicoria


Cirsium arvense

Coriandolo

Echinacea

Echinacea in fiore

Erba viperina, echium vulgare

Erba cipollina



Iperico, Hypericum perforatum 


Lino, linum usitatissimun




Malva, Malva sylvestris



Oxalis acetosella


Papavero, Papaver rhoeas

Piantaggine, Plantago lanceolata
Ruta graveolens



tagetes minuta



Tarassaco



Tithonia

Topinambur, heliantus tuberosus

Barba di becco, scorzobianca, tragopogon porrifolius


Trifoglio rosso, trifolium pratense




Pratolina o margherita: depurativa, ricostituente, rassodante... cosa chiedere di più?

PRATOLINA O MARGHERITA (Bellis Perennis)




Una delle prime a fiorire in primavera…  Chi non l’ha mai sfogliata per il celebre “m’ama non m’ama”? E' forse il simbolo delle erbe di prato, le nostre care "Erbacce" e racchiude in sé tante proprietà, come tutti i doni della Natura.

Tutti la conoscono, pochi sanno che è commestibile, che possiamo utilizzarla per arricchire e decorare le nostre insalate e che la rosetta basale della margherita è ottima da mangiare cruda, proprio in insalata.

E’ un ottimo ricostituente ed aiuta a purificare il sangue ed il fegato, quindi  perfetta come rimedio per affrontare il cambiamento di stagione dall’inverno alla primavera, dopo le abbuffate invernali: la natura ci offre quello che serve esattamente quando serve, non dimentichiamolo!
L’infuso dei suoi fiori ha proprietà rilassanti, simili a quelle della camomilla, ma viene anche utilizzato per le sue qualità antispasmodiche e sedative della tosse. Lo stesso infuso può essere applicato sugli occhi come decongestionante.
Il decotto è utile per le infiammazioni intestinali, come colluttorio e per gargarismi in caso di infiammazioni della bocca e della laringe, si prepara in modo molto semplice:  basta far bollire per 20 minuti 25 grammi di foglie in 500 grammi d’acqua.
Si può anche preparare un’acqua di fiori mettendo a macerare 100 grammi di fiori in un litro d’acqua per una giornata, molto utile come lavaggio per gli occhi in caso di infiammazione.
L’oleolito, preparato con i fiori di pratolina lasciati a macerare in un vaso di vetro, ricoperti d’olio extravergine d’oliva, per almeno 20 giorni (agitandolo bene ogni giorno e conservandolo al buio)  e successivamente filtrato, ha proprietà rassodanti, molto utile per le parti più delicate del corpo e per il viso.

Nell’antica farmacopea veniva prescritta per infiammazioni della gola e dei bronchi
Una curiosità:  il decotto delle foglie, unito ai fiori di lavanda è considerato un ottimo repellente per  gli insetti. 

martedì 3 gennaio 2017

Corbezzolo: pelle liscia e buon umore!


Viene chiamato "Cerasa marina"o "albatro", ma il suo nome scientifico è Arbutus unedo: è Il Corbezzolo, pianta che appartiene alla Famiglia delle Ericaceae.
Ottima pianta mellifera, che ha la particolarità di fruttificare e fiorire nello stesso tempo, in autunno inoltrato.
Lo troviamo facilmente in tutto il territorio italiano e mediterraneo.
Alle sue foglie sono tradizionalmente attribuite molteplici proprietà antinfiammatorie:  possono essere utilizzate nelle tisane per i loro effetti benefici sul sistema nervoso e sull'intestino in caso di diarrea, ma anche per l'apparato urinario (contro le cistiti e per la prostata) ed ancora per l'apparato circolatorio. Molti studi ne confermano le proprietà. E' sconsigliato in caso di gastrite.



Possiamo preparare un ottimo aceto di corbezzolo versando una manciata di foglie e frutti freschi in un litro di aceto (io preferisco quello di mele: personalmente aggiungo anche un paio di foglie di alloro e qualche bacca di rosa canina). Lasciamoli poi macerare per circa tre settimane al buio, poi filtriamo con un colino sopra al quale avremo posto una garza.
Ottimo sulle insalate, ma anche come tonico per la nostra pelle, per eliminare macchie scure e per ridare luminosità. Ecco come procedere: Con un batuffolo di cotone imbevuto di aceto di mele picchiettiamo il viso insistendo soprattutto sui punti critici (macchie scure dovute all'acne, scottature solari etc). Attendiamo dieci minuti poi sciacquiamo con abbondante acqua tiepida.
Ripetuto per 4-5 giorni aiuta ad eliminare le cellule morte, schiarendo, levigando e tonificando visibilmente la pelle.


Vediamo ora come preparare un ottimo infuso di corbezzolo, per l'intestino, le vie urinarie ed il buon umore:



Si porta ad ebollizione l’acqua e la si versa in una tazza, nella quale si saranno poste le foglie di corbezzolo sminuzzate (un cucchiaio), lasciandole in infusione per 15 – 20 minuti. E' sempre bene coprire durante l'infusione, per evitare la dispersione di aromi e proprietà.
Trascorso il tempo d’infusione, si filtra l’infuso con un colino a rete fitta; si può dolcificare a piacere con della stevia o del miele (di corbezzolo), in alternativa io amo aggiungere all'infuso della frutta essiccata. Ha una buona azione calmante sul sistema nervoso e per questo ha effetti positivi anche sull'umore, di sicuro scalda il cuore e regala una piacevole pausa rilassante, inebriandoci di profumo.

Con il corbezzolo si preparano anche dolci, marmellate e liquori

Ecco la ricetta per la marmellata:

Prendete un kg di corbezzoli maturi, lavateli ed asciugateli, quindi, se non amate i semini, passateli con un passaverdura (ma va bene anche un colino non troppo fitto, i frutti sono morbidi e basterà schiacciarli sul fondo del colino lasciando fuoriuscire la polpa), fate cuocere per una ventina di minuti a fuoco lento dal momento in cui inizia a sobbollire; poi lo lasciate raffreddare senza porre sopra alcun coperchio, in modo che evapori tutta l'acqua. Una volta raffreddato pesate la polpa e aggiungete 350 gr di zucchero di canna grezzo per ogni Kg e la scorza di un limone. Fate cuocere a fuoco lento, mescolando spesso fino a far diventare il composto denso. Versate ancora caldo nei vasetti e chiudete. Una volta raffreddati potrete sterilizzarli facendoli bollire coperti d'acqua per 25-30 minuti.


Per il liquore avete invece bisogno di:
450 g corbezzoli ben maturi, ma integri
scorza di 1 limone
3-4 chiodi di garofano
200 g zucchero
4 dl alcol a 90 gradi
2 dl acqua


Unire all'alcol i corbezzoli, la scorza di limone, i chiodi di garofano, lo zucchero e l'acqua.
Agitare 2 volte al giorno per 2 settimane, poi lasciare ancora a macerare per 2 mesi, quindi filtrare mettendo un panno di lino in un colino, sul quale poggeremo un grosso batuffolo di cotone e quindi un altro panno di lino a coprire il tutto (questo garantirà un doppio filtraggio ed impedirà ad eventuali filetti di cotone di cadere nel liquore). Una volta filtrato potremo imbottigliare: dura per anni!

Nb: in questo blog si riportano gli usi tradizionali e popolari delle erbe, con le loro proprietà e rimedi casalinghi. In nessun caso deve essere inteso come una prescrizione "medica". In caso di disturbi, patologie croniche ed intolleranze rivolgersi sempre al proprio medico di fiducia prima di assumere qualsiasi preparato a base di erbe.