giovedì 27 ottobre 2016

Uno spinacio per fare farina...??




CHENOPODIUM ALBUM , SPINACIO SELVATICO, FARINACCIO….

Famiglia: Chenopodiaceae (per la forma "a piede d’oca" delle 

foglie) Nome comune: spinacio selvatico 


La pianta viene chiamata comunemente “farinaccio”, sia per la caratteristica “farina”, (una polverina biancastra, chiamata pruina) presente sulla pagina inferiore delle foglie, sia perché dai suoi semi si può ricavare una farina usata per la panificazione unitamente ad altre farine (Usanza tipica del Nord America).
Essendo parente stretto dello spinacio (e della ben più famosa quinoa) può essere usato nello stesso modo: crudo in insalata raccogliendolo quando è ancora una giovane pianta o scegliendo i nuovi germogli delle piante adulte; le cime delle piante adulte si consumano lessate, ripassate in padella, come ripieno per pasta o pizze rustiche.

Le cime fiorite, una volta spogliate dei “granuli” contenenti i semi, sono ottime da aggiungere alle zuppe al posto dei legumi o dei cereali . Nelle preparazioni a crudo e nelle insalate miste gli stessi granuli possono essere lievemente tostati e aggiunti per dare un tocco saporito e croccante. Le cime intere possono essere lessate e conservate sott’olio o sott’aceto.

E’ ricco di vitamine (A, B e C) e di minerali come calcio, potassio e ferro; ma anche di proteine (in particolare i semi) e di fibra.

2 commenti:

  1. Il farinello è l’ottima alternativa allo spinacio, decisamente migliore perché il suo sapore è più delicato. Dopo una breve bollitura può essere ripassato in padella con olio, aglio e peperoncino. Ottimo per la preparazione dei risotti, inserito nei ripieni di torte salate o ravioli, aggiunto ad altre erbe spontanee dal gusto più amaro, in modo da rendere più gradevole e dolce il sapore finale.
    Si sposa bene nelle minestre di verdure e se ne fanno deliziose frittate, ottimo anche da solo semplicemente ripassato al burro. Si adatta inoltre ad essere insaporito con erbe aromatiche, come maggiorana, timo e origano

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  2. Grazie! Prova anche a non lessare e poi ripassare, ma a farlo stufato in padella, aggiungendo poca acqua. Quando sarà evaporata potrai ultimare la cottura senza dover scolare l'acqua e ripassare in padella.
    Ho provato anche le polpettine fatte con la ricotta... una delizia!

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